Decreto semplificazioni e flussi di ingresso. Un’accelerazione inaspettata.

Decreto semplificazioni e flussi di ingresso. Un’accelerazione inaspettata.
19/07/2022 Studio Incipit

Il 22 giugno è entrato in vigore il decreto-legge 73/2022 (c.d. Decreto Semplificazioni). Le novità principali, che riguardano il mondo dell’immigrazione ed, in particolare, i flussi di ingresso e le conversioni dei permessi di soggiorno da studio a lavoro e da lavoro stagionale a lavoro subordinato dei cittadini e delle cittadine straniere, sono sicuramente inedite.

La prima tra tutte è il rilascio del nulla osta entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto Legge.

Un “miracolo” se si pensa che normalmente ci vogliono mesi per il disbrigo delle pratiche.

Come è potuto accadere? Semplice: viene rilasciato un nulla osta “provvisorio”, senza attendere i pareri della autorità coinvolte (Ispettorato Territoriale del Lavoro, Questura, etc..). Questi pareri verranno chiesti a posteriori e a campione. Il tutto vale per le domande presentate nell’ambito del Decreto Flussi 2021 e anche per quelle dei Flussi 2022, ancora all’analisi del Governo.

Inoltre, il Nulla osta, rilasciato telematicamente, consentirà di svolgere subito attività lavorativa in Italia.

Come si faccia poi – de facto– ad iniziare ad assumere il lavoratore straniero o ad iniziare un’attività autonoma, non è ancora chiaro.

E’ bene aggiungere che il Decreto Flussi 2021 consentiva l’invio delle domande di assunzione o conversione, a partire dal 27 gennaio 2022 ed entro il 17 marzo 2022. Di queste per tutto questo tempo, non si più aveva notizia.

Eppure la Circolare del 9 febbraio 2022 del Ministero delle Politiche del lavoro, aveva tempestivamente ripartito le quote per Regioni e relative Province. Gli Sportelli Unici delle Prefetture italiane, già intasati dalle domande della sanatoria 2020 ed interessati a combattere con il nuovo sistema applicativo ministeriale, erano rimasti inerti.

Molte sono le imprese che hanno atteso per mesi una risposta. Ora che hanno improvvisamente ricevuto l’autorizzazione all’ingresso dei lavoratori e dovranno assumerli al loro arrivo e provvedere ad una sistemazione alloggiativa, non sanno bene come muoversi.

Questi lavoratori stranieri – lo ricordiamo – verranno impiegati solo nell’edilizia, trasporti e nel settore turistico alberghiero.

Anche sul rilascio dei visti d’ingresso vi è una enorme accelerata: 20 giorni dalla domanda nel Paese estero di residenza del lavoratore.

Il che sembra pazzesco, se si pensa che nessuna Ambasciata italiana nel mondo ha disponibilità di appuntamenti fino a fine agosto, se non oltre. La novità più importante però è che il datore di lavoro può assumere subito i lavoratori cui è stata assegnata la quota nell’ambito dei flussi 2021, anche se già presenti in Italia in condizioni di irregolarità, alla data del 1° maggio 2022.

Questo svela quanto più volte segnalato dai tanti esperti del settore, ovvero che il sistema dei flussi “non funziona”.

Non solo, le misure apportate sono tutte sbilanciate a favore delle imprese e dei datori di lavoro (in estrema sintesi, se dovessero emergere irregolarità dai controlli, è lo straniero ad essere allontanato).

Poi ci sono i tanti studenti e studentesse straniere che hanno atteso da gennaio, tra mille criticità, l’autorizzazione a convertire il proprio permesso per studio in un titolo di soggiorno per lavoro.

Per le conversioni, il Decreto proroga il termine per l’invio delle richieste al 30 settembre 2022. Una buona notizia. Per i nuovi ingressi, otterranno il Nulla osta solo le domande inviate nei primissimi istanti del click day di gennaio e che avranno ottenuto la quota di ingresso.

In questi giorni abbiamo ricevuto molte richieste di chiarimenti da parte di giovani cittadini stranieri e straniere e di imprenditori che non sanno bene che cosa sta succedendo e non comprendono i passaggi che seguiranno.

Per ora, non lo abbiamo capito bene nemmeno noi. Di certo questa accelerazione va ben gestita e regolamentata, nonché potenziato il corpo dei nostri funzionari all’estero per garantire un efficace rilascio dei visti di ingresso.

Non a caso il DL prevede un rafforzamento degli Sportelli Unici per l’Immigrazione ed ore di straordinario ad libitum per i funzionari, sempre che siano “sopravvissuti” alla sanatoria ancora in corso.

Attendiamo con fiducia l’arrivo di nuovo personale in forze presso le Prefetture ed il Ministero degli esteri, affinché i tempi di attesa per il disbrigo delle pratiche di loro competenza e che riguardano così da vicino il mondo dell’immigrazione, possano davvero ridursi ed avvicinarsi alle esigenze delle persone.

19/7/2022

Irene Pavlidi

 

 

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